IL PARQUET: NON CHIAMATELO “PAVIMENTO”

Gli interior design considerano il parquet non soltanto come opzione di pavimentazione ma anche come elemento d’arredo vero e proprio, l’anima della casa. Grazie alla sua eleganza e soprattutto alla sua versatilità è in grado di rendere caldo e accogliente qualunque ambiente della casa di qualsiasi stile essa sia. Il parquet è disponibile in una moltitudine di colori e sfumature. Scegliere quello perfetto per la propria abitazione richiede una fase analitica perché parliamo di una tipologia di pavimentazione davvero molto resistente, destinata a rimanere con noi per molti anni.

Ci sono principalmente due tipologie di legno, il legno massiccio formato da un unico strato di legno nobile, che spesso si trova grezzo e precalibrato (cioè verrà poi lavorato dopo essere stato posato), ed il legno multistrato ovvero composto da due o tre strati di legno massiccio più un supporto di legno più sottile; generalmente quest’ultimo si trova prefinito cioè già pronto per essere posato. È corretto fare a questo punto una precisazione, non tutti i pavimenti di legno possono essere chiamati o definiti parquet, bensì solo quelli laddove il legno massiccio ha uno spessore di almeno 2,5 mm.

(Esempio di parquet multistrato)

 

Ancora, i listelli di parquet possono essere principalmente di:

-legno massello, il più resistente e duraturo nel tempo, è realizzato in legno massiccio e non necessita di grande manutenzione nel tempo;

– legno naturale, composto interamente da materiali reperibili in natura, è estremamente bello perché ogni singolo listello ha delle caratteristiche estetiche diverse, è ecologico e, se applicato con una colla naturale, anche atossico.

Per quanto concerne la tipologia di legno nonché il colore dello stesso, possiamo attenerci a 4 categorie:

-legni chiari ( acero europeo, acero canadese, faggio, frassino, larice);

-legni bruni (noce, quercia, rovere, teak, iroko, lapacho, ecc);

-legni rossi (acacia, ciliegio, merbau, padaur);

-legni scuri (wengè, afrormosia).

Vediamo adesso nel dettaglio i legni più belli ed utilizzati per le nostre dimore.

  1. Rovere

Il rovere è un legno che troviamo in Europa e nel Nord America, molto duro e resistente ad umidità e sbalzi climatici, graffi, urti e collisioni. Appartiene alla stessa famiglia della quercia e questo lo rende un legno molto duraturo, difficilmente attaccabile da funghi e muffe. Trattandosi di un legno poco poroso, il rovere non assorbe l’umidità ma neanche lo sporco e tutte queste caratteristiche lo rendono ideale come parquet sia da interno che da esterno. È di colore bruno giallastro ma, con l’azione del sole, tende a schiarirsi nel tempo. Una caratteristica classica del rovere che lo contraddistingue ed è molto piacevole.

 

  1. Noce

Il noce è considerato tra i legni più pregiati. Cresce prevalentemente in Europa ed è coltivato molto anche in Italia. È una tipologia di legno più delicata, che potrebbe facilmente essere soggetta a spaccature e graffi in caso di carichi pesanti. Si tratta, però, di un’essenza molto pregiata, scelta spesso per ambienti eleganti e raffinati. Presenta una colorazione scura ma arricchita di molte particolari venature che vanno dal grigio fino al nero.

  1. Wengé

Il wengé è un legno molto duro e resistente originario dell’Africa, che ha avuto una notevole diffusione in Italia grazie alla sua bellezza e funzione decorativa. Parliamo di un’essenza estremamente compatta, durevole, resistente all’umidità. Rispetto ad altre tipologie di legno, però, il wengé richiede maggiore cura e manutenzione perché più difficile da pulire, la polvere risalta subito ed è più facilmente attaccabile da parassiti e insetti. Ha una colorazione molto particolare, scura con venature tendenti al nero.

  1. Larice

Anche il larice è un legno piuttosto resistente perché molto duro e, dunque, particolarmente consigliato come parquet. Coltivato principalmente in Europa Centrale, presenta una colorazione bianca tendente al rossiccio. Per ottenere una tonalità più chiara può anche essere sottoposto a sbiancamento, come molti altri parquet. Molto spesso utilizzato in ambienti rustici in ragione della sua estetica particolare.

  1. Teak

Il teak è un’essenza di legno proveniente dal sud-est asiatico molto diffuso per la realizzazione di pavimentazioni, sia interne che esterne, perché molto resistente al sole, all’acqua e agli agenti atmosferici in genere. È un materiale indeformabile e duro ma proprio per questo è piuttosto costoso. Si tratta di un legno pregiato, con una colorazione molto particolare e disomogenea, che va dal giallo al bruno verdastro fino al bruno scuro con venature anche nere. L’azione della luce tende anche qui a schiarire la colorazione e a donare una tonalità dorata estremamente peculiare a questo legno.

 

  1. Acero

L’acero è un legno che cresce sia in Europa che in Nord America, il colore di quello europeo va dal giallino al biancastro, resiste bene alla flessione ma è facilmente attaccabile da funghi e tarli, per cui richiede una regolare manutenzione, quello canadese, invece, va dalle tonalità del bianco crema al marrone grigiastro, è più duro, resiste bene agli urti e anche molto robusto. Si tratta di un legno che si ossida molto poco nel tempo per cui tende a non cambiare colorazione ed è anche facile da pulire.

  1. Iroko

L’iroko è un’essenza di legno proveniente dall’Africa, molto resistente e duro, che contrasta bene gli sbalzi climatici. Si presenta di colore marrone chiaro ma subisce molto l’ossidazione, dunque con il passare degli anni tende a diventare marrone scuro. Trattandosi di un legno grasso, l’iroko contrasta bene umidità e acqua, e viene spesso utilizzato per pavimentazioni esterne.

  1. Frassino

Il frassino è un legno originario dell’America molto diffuso per il parquet perché di buona qualità, sebbene non pregiato. È duro ma allo stesso tempo elastico, quindi attutisce bene gli urti e resiste bene all’azione degli agenti atmosferici. Si presenta in una colorazione molto chiara, che può andare dal biondo al rosa fino al bruno con venature verdastre.

Schemi di posa del parquet

Come sarà capitato di notare, il parquet ha diverse tipologie di messa in opera, cioè la guida geometrica con la quale verranno posati i listelli sul pavimento; ci sono davvero tante tipologie ed applicare la creatività nel decidere che forma dare al proprio parquet potrebbe rivelarsi anche un aspetto divertente della scelta di questo pavimento. Vediamo di seguito le tecniche più diffuse:

CASSERO REGOLARE

In questa posa vengono utilizzati componenti singoli delle stesse dimensioni che verranno disposti nel senso della lunghezza; è un tipo di posa che permette di avere un parquet adatto a qualunque ambiente, donando un aspetto regolare alla superficie.

CASSERO IRREGOLARE

In questo metodo alternativo di posa gli elementi presentano stessa larghezza ma lunghezza differente, risultando diverso in ogni punto ed originale.

SPINA DI PESCE

In questa posa elementi di forma rettangolare, di uguale dimensioni, vengono disposti in file parallele a 90° tra di loro. Secondo questo metodo, la testa di uno combacia con il fianco dell’altro.

SPINA UNGHERESE

La modalità di posa di questo disegno è molto simile di quella a spina di pesce, ma a differenza di questa, qui i singoli pezzi hanno i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 45° o 60° rispetto a quelli lunghi.

MOSAICO

Per schema di posa a mosaico si intende una tipologia nella quale la composizione è costituita da un insieme di lamelle lignee che creano disegni geometrici elementari.

Come accennato in precedenza, questa era solo una parte dei molteplici metodi di posa del parquet. Sarà essenziale affidarsi ad un bravo maestro di lavori per ottenere dei risultati duraturi  nel tempo e che aggradano soprattutto i vostri gusti.

Pics by Pinterest

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