IL CAMINETTO: TIPOLOGIE ED EVOLUZIONE DI UN ACCESSORIO INTRAMONTABILE

 

Il camino, o caminetto, è stato il primo metodo di riscaldamento di un’abitazione e la sua invenzione è riconducibile ai Normanni; in qualsiasi castello, rocca o abitazione d’epoca è ancora possibile trovarne uno in ogni stanza, ma non occorre restare nel passato per poterne apprezzare la funzionalità e la bellezza, dettata soprattutto dal suo potere di creare un’atmosfera rilassante e confortevole. Se in un primo momento è stato sostituito dai comuni termosifoni o stufe, la verità è che non è mai scomparso del tutto, infatti grazie alla sua versatilità ed adattabilità, lo troviamo ancora oggi nelle case moderne, magari rivisitato nello stile e nella funzionalità.

Camino a legna

L’alimentazione del camino tradizionale è normalmente mediante legna e permette di riscaldare un solo ambiente per volta avendo una bassa resa termica. La sua forma è generalmente conica nella parte superiore e necessita di collegamento alla canna fumaria. Inoltre lo possiamo trovare sia aperto che chiuso mediante un vetro, che ci eviterà di ritrovarci in casa residui di legna carbonizzata. La sua installazione richiede un investimento più oneroso rispetto alle altre tipologie di caminetto, e va considerata anche la manutenzione annuale, ma di certo è insostituibile per chi ama osservare la fiamma, ascoltare lo scoppiettio della legna e sentirne l’odore.

Camino a pellet

Il camino a pellet è sicuramente la scelta più moderna che permette di avere un impatto ambientale ridotto e una resa termica migliore rispetto al legno, oltre ad una maggiore autonomia rispetto al tempo di utilizzo. ll camino a pellet necessita della corrente elettrica per avviarsi, e di un collegamento alla canna fumaria come per il camino a legna.

Esso è quello più richiesto sul mercato per la sua ottimale resa termica e per le veramente basse emissioni di gas inquinanti nell’aria. Il pellet inoltre è facilmente reperibile e pratico da trasportare, non sporca ed è decisamente economico rispetto agli altri combustibili; il suo costo oscilla dai 2000 ai 4000 €.

 

Camino elettrico

Simile ad una stufa elettrica, ma dotato di un modulo che riproduce l’effetto della legna, non necessita di canna fumaria né di installazione, non produce sostanze nocive ed ha una buona resa termica. Si presenta come una semplice cornice in metallo, con finiture che possono richiamare quelle di un quadro, oppure di un camino tradizionale per alcuni modelli, che all’interno ospitano delle resistenze elettriche di elevata potenza. Di solito i camini elettrici hanno circa 2000 watt standard di assorbimento, se sono utilizzati alla massima potenza, e sono accompagnate a un sistema di aerazione forzata, per consentire al calore di circolare e di rendere l’ambiente piacevole. La maggioranza dei modelli dei camini elettrici è dotata di un simulatore di fiamma ed il suo livello di veridicità, come ad esempio i caminetti elettrici ad acqua, è ormai davvero incredibile, al buio sembra fuoco vero.

Il suo costo può variare dai 100 ai 1000€, ed il suo consumo, sostengono i produttori, ha una media di 0.40 cent/h.

Camino a bioetanolo

Questa soluzione è indubbiamente la più ecologica con zero emissioni inquinanti. La sostanza che viene rilasciata dalla combustione infatti, è semplice anidride carbonica in un quantità ampiamente sopportabile per l’essere umano. Esso ha una buona resa termica, non necessita di canna fumaria quindi si può spostare ovunque, ed in commercio se ne trovano con design davvero stupendi. Il suo costo varia da qualche decina di euro fino ad arrivare ai 2000€, ed il suo consumo si aggira attorno agli 0.80€/h.

Il bioetanolo è un combustibile che non produce fumo, cattivi odori e residui incombusti e per questo i caminetti a bioetanolo consentono, anche a coloro che vivono in un appartamento in condominio, di non rinunciare al focolare. Inoltre questa tipologia di caminetto non necessita di pulizia ne di manutenzione e per accenderlo basta ricaricare il serbatoio con il liquido ed infiammare quest’ultimo con un accendino a becco lungo.

Non ci resta che esprimere le nostre considerazioni finali, e dunque ritenere il camino a bioetanolo il vincitore di queste quattro tipologie. La sua semplicità di utilizzo, la manutenzione quasi nulla, le emissioni nocive inesistenti, il costo moderato ma soprattutto i design davvero accattivanti coi quali viene proposto al mercato ci hanno stregato del tutto, al punto che lo utilizziamo spesso nei nostri render.

Inoltre, sul web si trovano tante offerte che rendono ancora più appetibile questo articolo.

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Pic by Pinterest

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